giovedì 7 gennaio 2016

Recensione: Trollhunters di Guillermo del Toro & Daniel Kraus

Nuova recensione!

Titolo: Trollhunters
Autore: Guillermo del Toro & Daniel Kraus
Serie: Trollhunters #1
Editore: DeAgostini
Trama: È un sonnolento pomeriggio di fine estate a San Bernardino. Il sole è quasi tramontato, e i fratelli Sturges pedalano veloci mentre si inseguono con le loro pistole di plastica. Poi Jim, il più piccolo dei due, vede Jack entrare nell'ombra di un ponte. Non è un bello scherzo, pensa Jim mentre prova a raggiungere il fratello e si lascia inghiottire dalle tenebre. All'improvviso, però, qualcosa si muove: una creatura più nera dell'ombra si stacca dalla parete... Jim fugge, ma è solo. A partire da quel pomeriggio, di Jack non saprà più nulla. Molti anni dopo, toccherà al giovane Jim Jr., il figlio dell'unico sopravvissuto dei fratelli Sturges, il compito di trovare una risposta. Cosa è successo a zio Jack, quel pomeriggio d'estate? E, soprattutto, è vero quello che si dice in città? Che furono i troll - creature orrende e affamate di esseri umani - a rapire Jack e insieme a lui molti, moltissimi altri bambini?

La mia recensione
Voto: 3,5 Stelle

Quando mi hanno proposto questa lettura era un po' titubante perché per quanto amo il Fantasy le letture Middle Grade che si affacciano sullo YA non sono quelle che preferisco ma la presenza del nome Guillermo del Toro è stato un fattore decisivo perché tra i pochi registi che preferisco il nome del messicano è senza ombra di dubbio uno dei più bravi del cinema e non solo dei nostri giorni.

Trollhunters, libro scritto a quattro mani, il regista messicano è stato infatti affiancato da Daniel Kraus scrittore fantasy già con delle pubblicazioni all'attivo, è la storia del giovane Jim, ragazzino timido e introverso che cerca di sopravvivere l'esperienza scolastica indenne cerca di evitare il bullo che cerca in ogni modo di fargli vivere un inferno e le ansie ossessive di un padre che vorrebbe rinchiuderlo in casa per paura che possa sparire nel nulla come lo zio scomparso quando era solo un ragazzino.

Tutto si complica quando nella vita di Jim incominciano a verificarsi strani eventi che lo porteranno a rivalutare le ossessioni di suo padre ma soprattutto l'esistenza di esseri soprannaturali che si nascondo nell'ombra pronti a tutti per portare Jim nel loro mondo, un mondo misterioso, oscuro ma che nasconde più segreti e stranezze di quanto sia possibile immaginare.

Chi conosce bene lo stile di del Toro vedrà come le ambientazioni, il tono della narrazione, il worldbuilding siano estremamente intrisi di quello che è la firma del regista: toni scuri, segreti che si albergano in ogni dove ma soprattutto un carattere mystery/horror/thriller che porta il lettore a rincorrere la lettura ad ogni nuovo capitolo perché incuriosito da una trama che si sviluppa pian piano e che meraviglia di continua il lettore.

Toni scuri, sfumature horror che però si discostano decisamente dai toni macabri dei suoi film, qui il tutto viene tagliato su misura di un pubblico giovane che possa ammirare e meravigliarsi della lettura e incuriosirsi senza spaventarsi e questo è sicuramente possibile grazie al carattere comico che assumono i dialoghi, i banter tra i personaggi è davvero divertentissimo, impossibile non sbellicarsi dalle risate in alcune delle scene principali del libro, e le descrizioni degli ambienti e dei personaggi, anche quelli mostruosi che non hanno nulla di veramente spaventoso se non il fatto di essere Troll.

Il worldbuilding di cui veniamo a conoscenza si basa sulle informazioni comuni che abbiamo dei Troll, essere mostruosi che si nascondo nel buio. Da queste pochi caratteri generali della letteratura si amplia il mondo su cui si basa Trollhunters. Un mondo misterioso, magico e ricco di segreti e novità che il protagonista, e il lettore con lui, non vede l'ora di portare alla luce del sole.

Libro ricco di personaggi dai caratteri particolari, dal protagonista Jim, al padre, zio Jack e tutti i vari protagonisti e personaggi secondari.

Il libro in quanto MG coming of age ha tutte quelle caratteristiche tipiche dei libri per ragazzi come la scoperta di se stessi, del posto che si occupa nel mondo ma soprattutto la scoperta delle responsabilità che si incominciano ad avere con il sovvenire dell'adolescenza.

Primo libro di una trilogia che posta le basi di questa nuova trilogia e di conseguenza la maggior parte dei quesiti aperti sono ancora tutti da scoprire.

Lettura intrigante, interessante e leggera che consiglio a tutti i lettori che amano i libri di Percy Jackson e simili.

3,5 Stelle per un buon primo libro di serie.

- A presto Susi
 
 


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