mercoledì 24 gennaio 2018

Recensione: Nei miei occhi il tuo cielo di Danielle Younge-Ullman

Nuova recensione!

Titolo: Nei miei occhi il tuo cielo
Autore: Danielle Younge-Ullman
Serie: Autoconclusivo
Editore: Piemme
Trama: Ingrid ha trascorso l'infanzia viaggiando in Europa al seguito della mamma, una promettente cantante lirica. Ma quando il sipario cala sulla carriera materna, Ingrid si ritrova di colpo incastrata in una modesta, soffocante quotidianità, sempre sull'orlo del collasso economico ed emotivo. Un giorno, Ingrid scopre che la musica, che aveva sempre considerato solo il contrappunto alla vita di sua madre, è vitale anche per lei. Per poter perseguire i propri sogni, Ingrid dovrà dimostrare di essere abbastanza forte da reggere la pressione e per farlo dovrà trascorrere tre settimane in un campo estivo ai limiti della sopravvivenza, fisica e mentale.

La mia recensione
Voto: 5 Stelle

Nei miei occhi il tuo cielo è uno di quei libri che inizi perché incuriosita da una trama insolita e da una cover davvero unica, ed è proprio come tutti i libri di cui non ti aspetti ti ritrovi a fare le ore piccole, ad innamorarti dello stile dell'autrice ed ad emozionarti per una storia che racconta molto di più di quello che ci si aspetterebbe da un solito romanzo coming of age.

Questa è la storia di Ingrid che per un accordo con la madre decide di partecipare ad un campo estivo particolare, che la porterà – attraverso esperienze di sopravvivenza nella natura – a scoprire la forza interiore di affrontare il futuro con le sue sole forze. Un modo per riscoprirsi forte anche in mezzo al nulla, forte nello spirito, nei sentimenti, nel modo esporsi e battersi per le ingiustizie, per quello che crede giusto, per il futuro che la aspetta e per il quale ha lottato duramente.

Ingrid non è un'eroina nel senso stretto del termine, non è quella che definiremo badass, ma nonostante questo lei è forte, coraggiosa e tenace nell'affrontare le difficoltà della vita senza abbattersi e continuare a svegliarsi ogni mattina convinta che non tutto quello che è passato sia da buttare.
Ho amato Ingrid, è una ragazzina che si scopre man mano e che appassiona ed incuriosisce il lettore e lo porta ad entrare nella storia immedesimandosi in lei, una ragazza come tante che nel culmine della loro adolescenza devono fare i conti con molto più di quello che avrebbero immaginato.
La sua crescita all'interno del romanzo è costante e calibrata in tutte le sue sfaccettature e questo è stato possibile attraverso una narrazione particolare che ha alternato il passato al presente. Vediamo la protagonista crescere, ambientarsi e lottare per quello che vuole, per la vita che desidera e sogna, per la madre che ama oltre ogni misura, per la donna che per lei ha rappresentato tutto il suo mondo, tutta la sua visione del mondo come lo ha conosciuto.

Ed è il rapporto con sua madre, la persona che più ama al mondo, che è l'anima principale del romanzo. Tutti hanno un rapporto particolare coi genitori e scoprire quello che unisce Ingrid alla madre è fatto di amore, odio, incomprensioni e di paura, paura per quello che non si comprende, paura di doversi separare, paura di non essere abbastanza.

Come ho detto la particolare narrazione ha reggere e rendere il romanzo unico, si passa dal passato al presente in un modo che permette di avere le basi per conoscere la protagonista solo quando è il momento giusto, incuriosendoti a proseguire la lettura senza mai fermarti. Un romanzo che ci sorprende passo, passo e che sa svelare il colpo di scena – straziante e commovente – quando meno te lo aspetti, comprendendo infine qual è il significato che si cela nelle lettere scritte da Ingrid durante tutta la durata del romanzo.

Un altro aspetto organizzato con maestria dall'autrice è stato quello di inserire varie tematiche di natura sociale in modo blando permettendo così di poter sviluppare con il lettore un tramite informativo che possa suscitare in lui il dibattito e permettere di comprendere aspetti che non sempre si ha il coraggio di trattare nei libri per ragazzi: violenza, crimine, droghe, depressione, manipolazione psicologica e via discorrendo. Ogni tema trattato con autenticità e con particolare attenzione a non evidenziate quello che troppo spesso diventa uno stereotipo di queste problematiche sociali.

Un altro aspetto che ho amato particolarmente del romanzo è il rapporto a stretto contatto con la natura selvaggia e il lottare costantemente della protagonista nell'ambientarsi in un contesto diverso e mettersi alla prova con il trekking, andare in canoa, vivere nella natura e con tutti i disagi che ne conseguono.

Un romanzo che parla di musica, quella che si ha nel cuore e che si vuole esprimere, dei desideri che si vogliono realizzare e la forza necessaria per non rimanere incastrati nel passato.

5 Stelle

- A presto Susi
 

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