sabato 12 maggio 2018

Recensione: A Court of Frost and Starlight di Sarah J. Maas

Nuova recensione!

Titolo: A Court of Frost and Starlight
Autore: Sarah J. Maas
Serie: A Court of Thorns and Roses #3.1
Editore: Bloomsbury
Trama: Feyre, Rhys e il loro gruppo di amici sono ancora impegnati a ricostruire la Corte della Notte e il resto del loro mondo. Ma il Solstizio d'Inverso è alle porte e con esso una tanto attesa e meritata pausa. Ma anche l'atmosfera festiva non riesce a tenere lontane le ombre del passato. Mentre Feyre si appresta a vivere il suo primo Solstizio d'Inverno come High Lady scoprirà che alcune delle persone che le stanno a cuore hanno più ferite di quelle che aveva previsto – cicatrici che avranno un sicuro impatto sul futuro della loro Corte.
 

La mia recensione

Voto: 3 Stelle

Non dirò che aspettavo A Court of Frost and Starlight con ansia perché non è questo il caso, primo perché sapevo si sarebbe trattato solo di una novella di collegamento per gli spinoff, secondo perché la storyline di Rhys e Feyre si può considerare più che conclusa.
 
Come tutte le fangirl esistenti al mondo adoro sapere cosa ha in servo il futuro per personaggi che amo. Amo leggere short stories che li riguardano, scene bonus, epiloghi extra ma per ACOTAR sono più che convinta che la storia di Feyre e Rhys abbia esaurito i contenuti disponibili, chiariamo che io amo questa coppia ma sapendo che in futuro ci saranno spinoff che sicuramente li vedrà come personaggi secondari preferisco di gran lunga scene sparse in altri spinoff che novelle di cui non si ha assolutamente il bisogno.
 
Partiamo dal concetto che un romanzo di 200 pagine non è assolutamente una novella, comprendiamo tutti che 200 pagine è la lunghezza media di un qualsiasi YA. Ora penserete che in media a quanto sono lunghi i romanzi della Maas (e non fatemi partire con la filippica secondo la quale per me ci sono autrici i cui editor si dimenticano improvvisamente di fare il loro lavoro lasciando un mare di pagine e scene totalmente superflue o ripetitive) un libro di sole 200 pagine è sì una novella ma purtroppo una storia che si apre su un arco temporale di una settimana che dura 200 pagine non è il massimo di un romanzo, o novella che dir si voglia, per qualsiasi lettore.
 
Una frase che mi ha fatto pensare moltissimo senza ombra di dubbio è stata la considerazione di una ragazza che ha paragonato la storia alla scrittura di una fanfiction. Non ho mai letto fanfiction ma questa frase mi ha illuminato nel senso che ha ricondotto tutte quei piccoli dettagli che non mi sono piaciuto al mero fatto che la Maas ha scritto un libro per mero fanservice, per compiacere i fan.
 
Tutte noi abbiamo amato il lato sarcastico di Rhys, il suo essere misterioso e tenebroso ma anche capace di dimostrare grande amore per le persone che gli sono care. Ma per quanto io continui ad amarlo leggere il suo PoV da un lato mi ha fatto molto piacere, perché nonostante tutto è Rhys – cosa c'è da non amare in lui? - ma dall'altra parte ha portato la storia a vergere soprattutto sul lato romance ma mentre negli altri libri ho trovato fosse un modo per regalare una storia completa al lettore qui ho sempre e solo avuto la sensazione che tutto fosse troppo: troppi doppisensi, troppe scene piccanti, troppe cose esagerate, troppe descrizioni che quasi mi hanno fatto pensare di leggere altro e non un libro della Maas, tanto che le scene intime che la Maas avevo reso sexy nei libri precedenti qui mi sembrano solo volgari ed eccessive.
 
Romanzo di collegamento da qui posso comprendere la presenza dei vari PoV ma non di tutti. Forse questo sarà un pensiero prevenuto dato dal fatto che ad esempio Mor non è assolutamente tra uno dei personaggi che mi piacciono, o che voglio Azriel il più lontano possibile da Elain ma mi sono piaciuti tutti nel contesto generale, soprattutto leggere i pensieri di Cassian che si è rivelato tutto e più di quello che potessi chiedere per questo personaggio.
 
Venendo meramente alla costruzione della novella non ho gradito molto il passaggio dalla prima alla terza persona a seconda dei personaggi trattati, perché questa scelta non aggiunge nulla alla storia se non farci capire che degli altri personaggi non possiamo ancora saper nulla perché non è arrivato il loro momento quindi per loro basta la terza persona.
 
Passando alle cose che ho gradito tantissimo:
  • gli spunti che saranno poi ampliati nel prossimo spinoff;
  • rivedere il personaggio di Tamlin anche se mi ha fatto molta pietà, spero che possa redimersi e trovare la sua felicità;
  • Lucien, mamma se non lo adoro ma già immagino il mio cuore struggersi perché la sua storia si avvicina sempre più a diventare un triangolo e io non posso sopportarlo;
  • Amren rimane sempre uno dei personaggi più fighi mai creati;
  • Nesta è Nesta e spero tanto che per il suo spinoff si faccia giustizia ad un personaggio sì spigoloso ma solo perché capace di grande amore. Ricordiamoci che è sempre più facile odiare chi si ama che non il contrario; 
Attenuanti, sì perché ce ne sono. Capisco che la Maas abbia scritto questo romanzo in un periodo non proprio facile della sua vita e le sono più che vicina perché so cosa significa vivere in una sala d'ospedale ma per quanto posso comprenderla è suo dovere posporre un romanzo, nonostante gli obblighi editoriali, se non all'altezza del suo standard. Penso che la Maas abbia acquisito abbastanza potere editoriale, visto i milioni di libri venduti per il mondo, da poter chiedere alla sua CE di slittare una release. Il dovere di uno scrittore è di dare al lettore il miglior libro possibile e ACOFAS, purtroppo, non lo è.
  
Un romanzo carino, a tratti divertente (anche se sono convinta che quel divertente sia un sinonimo gentile per non dire che a tratti l'ho trovato troppo comico) ma che non necessitava assolutamente 200 pagine, si poteva giungere alla stesso risultato con la metà delle pagine ma a quel punto non si avrebbe avuto il solito cartaceo di Maggio...
  
3 Stelle perché nonostante tutto c'è Rhys, ho adorato in particolare una scena legata ai regali per il solstizio – per quella sola posso assicurarvi che i soldi del volume non sono buttati.
 
 
 
- A presto Susi

1 commento:

  1. Mi trovi d'accordo su tutto. Ti dirò di più: più ci penso e più sono convinta che sarebbe stata una scelta migliore scrivere una novella breve, eliminando molte scene inutili (tipo la famosa scena del muro che fosse per me potremmo anche bruciarla) e focalizzando l'attenzione sui veri temi importanti di questo libro. Avrebbero potutto tranquillamente pubblicare la novella in formato digitale e poi inserirla cartacea nel prossimo romanzo.
    Rhys e Feyre, per quanto li ami, hanno fatto il loro corso, è ora di passare ad altri personaggi come Nesta, che merita senza dubbio una storia alla sua altezza.
    Nei prossimi libri mi aspetto finalmente di vedere come si evolverà la sua storia, il rapporto con sé stessa e con Cassian, ma spero anche che a Tamlin venga data una seconda possibilità dato che ha già pagato per tutto quello che ha fatto. Ovviamente sono curiosa di vedere dove porterà la storyline di Lucien, che adoro, e della sua banda di esiliati, sperando che la Maas ci risparmi il triangolo amoro che vedo all'orizzonte. XD

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